L’azienda Giapponese Motoman Yaskawa ha dichiarato che il braccio robotico HC10 è la perfetta combinazione tra la robotica industriale tradizionale e la robotica collaborativa. Infatti, questa serie di Human Collaborative robot può essere utilizzato per una serie di applicazioni di produzione e movimentazione di prodotti, tra cui pick-and-place, imbullonatura e pallettizzazione di componenti di media taglia, con una capacità di carico tra i 10kg e i 20 kg. Questa serie non ha bisogno di perimetrali di sicurezza nè tanto meno di grigliati. Può lavorare a fianco dell’operatore senza alcun problema. La sua estensione è di 1300mm circa alla massima velocità dei motori e carico.
Anche le altre case robotiche hanno presentato la linea dei collavortativi. Il software di sicurezza collaborativa SafeMove di ABB è abbinato a uno scanner laser di sicurezza sullo SWIFTI CRB 1300. Questo software SafeMove di ABB rallenta o arresta automaticamente il robot se rileva un ostacolo all’interno dell’area di lavoro, dello SWIFTI. Una volta che l’area di lavoro è libera, il collaborativo riprende a muoversi a piena velocità per la massima produttività.
Una luce di stato di interazione integrata fornisce un indicatore visibile dello stato del cobot mentre un lavoratore è presente nell’area di lavoro, come ulteriore livello di sicurezza. Il controllore OmniCore C90XT di ABB controlla il robot.
Anche Fanuc ha presentato la linea CR e CRX: presenta infatti questi robot come il futuro del lavoro manifatturiero. Il robot e l’umano viaggiano in sintonia e sicurezza, in velocità e leggerezza, senza affaticamenti o mansioni usuranti. Questo è il sogno di fanuc: “Immagina un mondo senza recinzioni di sicurezza, in cui gli uomini lavorano a fianco di robot collaborativi. In questo mondo i robot potrebbero svolgere tutto il lavoro faticoso, consentendo agli umani di dedicare tempo prezioso ad attività meno pesanti e più specializzate e impegnative”.
Questo è il futuro della robotica. La collaborazione è vincente tra uomo e robot.
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