…“ non dobbiamo temere la tecnologia, perchè è nostra alleata! ” José Hipolito, organizzatore del Global Robot Expo, fiera tenuta a Madrid lo scorso 2/3/4 febbraio 2017.
È proprio vero! L’immagine comune è vedere la robotizzazzione come un pericoloso sviluppo che porta solo disoccupazione e povertá. Come piú volte sottolineato, anche nei nostri precedenti articoli, la disoccupazione non è inversamente proporzionata allo sviluppo dell’Azienda, ma al contrario!
Quando un’attivitá manufatturiera non si evolve verso nuove prosettive, quindi non alzando i livelli di qualitá e non abbassando il costo di produzione, è difficile che questa possa rimanere operativa per piú di 15 anni con lo stesso team e prodotto: sono i numeri che parlano. Solo con l’aumento di qualitá e con la competitivitá del manufatto si puó pensare di essere “tranquilli” verso un mercato sempre piú globalizzato, sempre piú aggressivo e sempre meno tutelato.
Se l’azienda lavora, lavorano anche i dipendenti: se l’azienda produce, i dipendenti sono presenti e collaborano per l’adempimento del lavoro.
Robotizzare significa solo migliorare le condizioni di lavoro e riqualificare obbligatoriamente i dipendenti. Se un’attivitá produce di piú con l’ausilio dei robot, e riesce automaticamente a contenere i costi, questa si svilupperá per sua natura, aumentando la richiesta di collaboratori e richiedendo tutte le prospettive per l’avvenire.
Le aziende con l’automazione integrata nel processo produttivo lavorano meglio, di piú e con positivismo. I collaboratori sono sollevati dalle mansioni stressanti e pericolose ed i robot vengono sfruttati per il loro reale utilizzo: lavorare nei posti piú ostili, sporchi, difficoltosi e a rischio.
La robotica è un’alleata per il lavoro e la salute umana: si va in pensione sempre
piú tardi e molte operazioni risultano essere veramente difficoltose ad una certa etá. Robotizzare significa aiutare i dipendenti a sollevarli dal lavoro usurante.
Quando si hanno dei dubbi su come un robot possa aiutare l’uomo, bisogna pensare ad un ambiente metallurgico, di fonderia, dove vicino ad una pressa ci sono pezzi incandescenti a 1200 gradi che vengono movimentati con carrucole da operatori con tenuta ignifuga….oppure pensare ad ambienti dove avviene il processo di verniciatura a solvente o a polvere, dove l’odore è insopportabile, o ambienti dove il rischio di essere pizzicati o coivolti da attrezzature e macchine è molto alto. Questo è il mondo del lavoro operaio piú difficile, usurante e demotivante, dove i robot devono sostituire l’uomo in modo da riqualificare il ruolo umano. Il dipendente deve trovare giovamento dall’automatizzazione : deve trovare una miglioria nel suo campo e impiegare l’unica facoltá umana, l’intelligenza, allo sviluppo stesso dell’azienda per la quale lavora.
Daniela Giroldo