In una delle organizzazioni senza scopo di lucro situate in Toscana, nominata progetto Digital Stone, in collaborazione con Garfagnana Innovazione, ha promosso la formazione robotica e tecniche di fabbricazione avanzate per la scultura del marmo. In realtà, il progetto si basa sulla fresatura con robot antropomorfi di pezzi di marmo e pietra in generale.
Garfagnana ha fornito al Digital Stone Project servizi di ingegneria, materiali e macchinari, inclusi robots e dispositivi di scansione. Tutto questo è iniziato nel 2013.
Uno dei fondatori di Digital Stone Project, Jon Isherwood scultore, dice: “Il robot fa solo ciò che gli ordina il documento di progettazione 3D. È come essere l’insegnante di un laboratorio tradizionale, dove i collaboratori svolgono il duro lavoro. Questo è ancora meglio, perché il robot fa tutto ciò che progetti senza riposarsi o farsi male. È un aiutante fantastico! ”
Questi robots lavorano blocchi di marmo di un metro quadrato per 2 m di altezza di diverse tonnellate. Questi blocchi sono posizionati su tavole rotanti, nominate 7°assi, e si muovono in collaborazione con l’elettromandrino fresante ed i robot KUKA. La figura che ne viene fuori è quella di una statua umana. Il protocollo di sviluppo della matematica del programma si chiama CAD CAM.
La collaborazione di scultori, artisti e specialisti per la realizzazione di questi progetti è essenziale per il lavoro. Anche la stampa 3D ha fornito strumenti per superare la produzione digitale attraverso lo sviluppo di nuove tecniche di movimento del braccio robotico; grazie al sw CADCAM e la stampa 3D la realizzazione dei progetti artistici prende vita con facilità e precisione.
L’integrazione dell’automazione ha permesso di valutare la collaborazione uomo-robot con maggiore precisione: dal tempo impiegato, dal processo di fabbricazione e dai costi di lavorazione. Le innovazioni tecnologiche digitali e robotiche hanno favorito gli artisti a ispirare le loro opere in forme geometriche complesse e ripetitive.
La grande sfida degli scultori è trovare la sfida di Michelangelo: “svelare la statua che è già nella pietra e che attende il suo tempo per emergere”.
Tra le sue opere figurano: Seth Bechtold, artista di belle arti della William Paterson University, che scolpì “Haute Beauté” una scultura di marmo di Carrara con un robot a 7 assi, per poi passare 27 giorni a rifinire il pezzo a mano.
L’impatto causato dall’inclusione di nuove tecnologie e di programmi di progettazione digitali con robot antropomorfi industriali per la lavorazione del marmo con scopo artistico apre nuove possibilità di creatività, offrendo maggiore precisione e qualità nella scultura con risultati praticamente immediati rispetto ad un tempo.