La prima prova scritta nell’ultima maturità 2017 aveva come traccia da sviluppare il tema della robotica. Negli ultimi anni in Italia, dopo la scuola dell’obbligo, e dopo il biennio tecnico professionale, è possibile studiare ed approfondire il corso di ROBOTICA. Questi Istituti superiori permettono una buona infarinatura dei principi di elettronica ed elettrotecnica, meccanica e informatica, con buone possibilità di impiego. Completando la formazione professionale con un riconoscimento universitario è nettamente garantita l’assunzione presso aziende italiane e straniere.
Questo cosa significa?
Se il Ministero dell’Istruzione ha riconosciuto l’evoluzione nel mondo produttivo verso il principio di automazione e sviluppo autorizzando i cambiamenti di programmi scolastici e modifiche di corsi di formazione verso questo indirizzo, allora è proprio vero che esiste la necessità di sviluppo culturale e sociale verso il mondo robotico, partendo inizialmente dall’istruzione specializzata e dalla preparazione verso la realtà imprenditoriale manufatturiera. Creare dei corsi professionali che possano istruire nuove potenzialità significa approvare quindi completamente l’evoluzione che sta affiancando le nostre aziende e la nostra quotidianità.
Da oltre 40 anni in Italia esiste lo sviluppo e lo studio ingegneristico robotico, con l’azienda Comau leader nel settore italiano, ed ultimamente lo stesso si sta proponendo con grande successo in tutto il Mondo, alla pari delle storiche case giapponesi e tedesche.
Robotizzare è la realtà che coinvolge tutti noi, nel nostro vivere: dal robot da cucina, ai sistemi di controllo domotici, ai sistemi di gestione elettronici presenti su qualsiasi autovettura, fino alla realtà industriale e pubblica.
Con YuMi, ABB ha presentato il robot antropomorfo a 14 assi come direttore d’Orchestra della Filarmonica di Pisa, che ha accompagnato il tenore Andrea Bocelli.
A Torino, in occasione di una presentazione privata in Piazza Vittorio, due kuka agilus hanno realizzato dei cocktail per il pubblico passante.
La robotica è giá nella vita quotidiana: rende piú facile gestire le informazioni, rende piú rapida la realizzazione di progetti e riesce ad ottimizzare tutti i processi manuali, per ottenere piú tempo libero per se stessi ed ambienti piú sani e salubri nella realtà industriale.
Robotizzare è il successo per il futuro, per le aziende e per la vita privata, con strumenti proporzionali agli ambienti indirizzati. Aiutare la nuova generazione a comprendere i meccanismi di utilizzo e sviluppo dei processi produttivi è l’obbiettivo primario per garantire una possibilità d’impiego e di assunzione. Nei prossimi anni verranno richieste sempre piú figure specializzate di giovani ragazzi capaci di gestire i programmi di vari gestionali collegati in remoto e in grado di sviluppare idee e obbiettivi con l’ausilio di robot e software abbinati.
Con queste competenze e specifiche, il futuro impiegatizio è assicurato: lavorare con il mondo robotico significherà impegnarsi nell’evoluzione continua di nuovi processi produttivi e nello studio di rigenerazione di linee manufatturiere pericolose e dannose per l’ambiente.
Studiare robotica sará, ed è, una delle soluzioni piú sicure e necessarie per gli anni avvenire. I robot non portano via il lavoro… lo modificano soltanto.
Daniela Giroldo